Domani inizierà la fase due del lockdown dovuta alla pandemia da CoronaVirus e come svelato da Palazzo Chigi potremmo uscire di casa (oltre che per lavoro e per comprovata necessità) anche per incontrare – senza creare assembramenti – parentame vario e affetti, più precisamente ‘congiunti e affetti stabili’.
Chi sono questi ultimi già lo sappiamo: parenti fino al sesto grado (ovvero mariti e mogli, genitori, fratelli, nonni, zii, cugini e figli dei cugini) e gli affetti stabili (ovvero relazioni amorose, sia etero che gay). Purtroppo sono esclusi gli amici, che potremmo rivedere – se tutto va bene – dal prossimo 1^ giugno quando teoricamente dovremmo entrare nella terza fase del lockdown.
L’autocertificazione per incontrare queste persone sarà obbligatoria e andrà specificata nella voce ‘incontri con i congiunti’, anche se non sarà necessario svelare il nome ed il cognome di chi andremo ad incontrare, che sia un cugino o il proprio partner.
Andrà scritto solo il luogo di partenza e quello di arrivo per il proprio spostamento, indicando che si andrà a trovare “il proprio fidanzato/a” o “il proprio zio/cugino/nonno” ecc.
Ecco cosa si legge su Repubblica.
“Palazzo Chigi ha fornito nuovi chiarimenti in particolare sulla definizione di affetti stabili e congiunti. Hanno detto che riguarderà parenti e affini. Sono però esclusi assolutamente gli amici, sono invece comprese le relazioni stabili, fidanzati e fidanzate che avevano tanto fatto discutere nelle ultime settimane. Amici esclusi dagli affetti stabili. Molte regioni emanano ordinanze non concordate con le direzioni del governo. […] Quindi le fonti di governo hanno assicurato che sarà vietato far visita agli amici.
Si potrà anche andare fuori dalla regione, ma solo per motivi di salute o estrema necessità e urgenza. Potranno tornare al proprio domicilio le persone che si trovano in una regione diversa”.