Emergenza in Azerbaijan: più di 100 gay rapiti, arrestati e torturati dalla Polizia

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Diversi gruppi di attivisti hanno appena segnalato un’emergenza per la comunità LGBT in Azerbaigian, dove in questi giorni più di 100 ragazzi gay sono stati rapiti, arrestati, torturati e umiliati.
La polizia di Baku parla di una ‘campagna contro la prostituzione e la diffusione di malattie’, ma gli attivisti e i giornalisti dichiarano che in questa settimana decine di gay (e anche diverse donne trans) sono stati arrestati per strada, bar e persino rapiti nelle loro case e nei loro luoghi di lavoro.
Gli attivisti hanno parlato con le vittime, che hanno riferito di essere stati oggetto di abusi verbali, di torture e di esami medici forzati (le ragazze trans sono anche state obbligate a rasarsi la testa). Molti uomini sono stati liberati solo dopo aver fornito nomi e indirizzi di altre persone LGBT.
Secondo queste fonti i raid della Polizia contro le persone LGBT continuano anche dopo l’intervento dei media.
“Molti cittadini hanno chiesto ripetutamente alla polizia di fermare queste azioni illegali. A questo proposito, la polizia non ha fatto nulla se non rispondere con ‘str*nzate’.
Oggi hanno rapito un gay nel suo posto di lavoro.
Penso che la polizia stia mentendo dicendo ai media che tutti quelli arrestati avevano AIDS e altre malattie sessualmente trasmissibili.
La gente è spaventata … la polizia ha un concetto assurdo dell’essere gay e stanno arrestando le persone senza motivo, chiedendo indirizzi e prendendo soldi per liberarli.
Stiamo utilizzando tutti gli strumenti e le risorse per informare tutte le persone LGBT di stare attenti … diciamo di non dichiarare il loro orientamento sessuale e l’identità di genere a persone che non conoscono bene, di non rispondere a telefonate sconosciute e di rimanere nell’ombra per un po’.
Tutti hanno paura di essere arrestati in qualsiasi momento”.
Prima la Cecenia, adesso l’Azerbaijan, speriamo che la comunità internazionale faccia qualcosa.