Come previsto sono arrivate le prime deliranti dichiarazioni di alcuni partecipanti al famoso Congresso mondiale delle famiglie.
Queste sono solo alcune delle vergognose affermazioni vomitate ai microfoni de La Repubblica:
“Noi preghiamo per i gay e se non si convertono finiranno all’inferno”
“L’aborto è un male, è un peccato e un’ingiustizia e stiamo pregando per le persone che praticano questa cosa”
“Nemmeno il divorzio va bene. Ma stiamo scherzando?! Io quando è passato avevo 9 anni e già mi ribellavo”
“La famiglia vera è minacciata dalla lobby gay e loro sono in pochi”
“L’omosessualità è un comportamento appreso. Si possono rieducare per chi vuole”
“Luca è guarito. Lui è un esempio. Lui era gay e adesso ha una famiglia normale. Luca è pentito e ha capito l’abominio”
“Se due uomini passeggiano mano nella mano nella mia città a me da fastidio”
“Pregando può passare l’omosessualità”
“L’aborto andrebbe abolito”
“L’aborto è un delitto”
“L’omosessualità è un peccato che grida vendetta al cospetto di dio”
“No aborto, no eutanasia”
“Chi è gay e crede di essere innamorato si illude, è un’illusione. Questa è una passione, un vizio che va curato con la conversione, con i sacramenti, con la preghiera”
Quando la realtà supera la fantasia…
Io evito di commentare perché potrei essere volgare e non voglio scendere al livello di questi individui. Ricordo però agli elettori gay o vicini alla comunità LGBT che questi sono alcuni politici che parteciperanno a questo congresso.
Matteo Salvini (Lega Nord)
Marco Bussetti (Lega Nord)
Lorenzo Fontana (Lega Nord)
Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia)
Simone Pillon (Lega Nord)
Luca Zaia (Lega Nord)