Fiorello contro la Lucarelli per le dichiarazioni su Tiziano Ferro: Selvaggia risponde in modo perfetto

08 Feb 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

Ieri Fiorello ha detto delle parole davvero pesanti sulla battuta di Tiziano Ferro. A pubblicare lo sfogo del conduttore è stata Selvaggia Lucarelli su TPI News. Stamani in conferenza stampa Fiorello ha bacchettato la giornalista e si è scusato, precisando però che le sue dichiarazioni sono state prese da una 'telefonata privata' con la Lucarelli.
"Scusate ma devo fare una premessa. Chiedo scusa ai giornalisti in sala stampa con cui ho un rapporto molto bello, scusa per quella cosa di ieri, per quella… apro otto virgolette “intervista”, la mia era una telefonata ingenua, non sono il Dalai Lama, ho letto una cosa che mi ha dato fastidio, non chiamo un giornalista da anni, ma ho detto delle cose… poi le ho viste pubblicate”.
Selvaggia Lucarelli ha - giustamente - replicato alle parole del co-conduttore di Sanremo 2020. La giornalista di TPI e Il Fatto Quotidiano ha anche svelato quello che è successo dopo la pubblicazione del suo articolo.
"Visto che oggi in sala stampa a Sanremo Fiorello mi ha tirata in mezzo con scarsa onestà e la solita furbizia da permaloso democristiano dello spettacolo, racconto bene come sono andate le cose. Perchè mi vanno bene perfino le lezioni di accettazione delle rughe da Diletta Leotta, ma le lezioni di giornalismo da Fiorello no grazie. Dieci minuti dopo la pubblicazione mi chiama Fiorello. Il suo esordio è: “Scrivi quello che ti pare, che sono permaloso, va bene tutto, anche quei tweet che mi hai dedicato sul fatto che non ti piaccio a Sanremo, ma le cose però devi scriverle tutte”. Insomma, la classica telefonata impermalosita per dire “non sono permaloso”. Che è tipo “sono a dieta, passami una salsiccia”. E quindi iniziano dieci minuti di sua invettiva nei confronti di Tiziano Ferro. Di mie domande e contestazioni a cui lui rispondeva puntualmente. Fine della telefonata e ciao ciao. Trascrivo quello che mi ha detto, ovvero che era rimasto male per la catena d’odio innescata da Ferro (capirai poi che cose terribili) e pubblico le sue dichiarazioni. Ovvero, faccio il mio lavoro, pensando anche che gli faccia piacere veicolare il messaggio sull’odio in rete. Dopo un’oretta mi arriva un messaggio di Fiorello della serie: hai pubblicato una telefonata SENZA CHIEDERMELO. BUONO A SAPERSI PER IL FUTURO. Gli rispondo che ha chiamato una giornalista con cui non intrattiene rapporti d’amicizia per contestare un suo articolo, che non ha neppure MAI chiesto che rimanesse segreto e che non gradivo i suoi toni. In seguito mi ha inviato una nota vocale più rilassato in cui diceva “i tuoi colleghi pensano che io abbia fatto un’intervista con te, quindi ora sono tutti incazzati con me, mi hai messo contro tutti, del tipo “ ma come hai fatto un’intervista con la Lucarelli? Eh io non sapevo che la pubblicassi… vabbè ormai è andata così. Dunque abbiamo imparato che: A) Fiorello non è permaloso B) Fiorello dà lezioni di deontologia professionale ai giornalisti e molti di quelli, anziché dire “Scusa, fai pure le gag su come si piscia in piedi ma come si fa il nostro mestiere fallo decidere a noi”, applaudono C) per i giornalisti a Sanremo (quelli plaudenti, non tutti, sia chiaro) le notizie si danno con il consenso degli interessati (anche se non sono amici, se non chiedono la riservatezza, se non ti stanno dicendo nulla di delicato o sensibile) D) i personaggi devono rilasciare interviste solo a giornalisti prezzolati o seduti lì in sala stampa. E) E se non lo fai, poi devi fare delle scuse pubbliche. Sia mai che poi uno scriva un articolo poco lusinghiero magari sul tuo travestimento da coniglio o sul monologo sui tuoi problemi urinari".
Se non fosse stato per l'articolo di Selvaggia Lucarelli avremmo visto grandi abbracci e baci tra Tizianone e Fiorello e invece sappiamo che spesso ai vip basta davvero poco per dare di matto o mettere colleghi, blogger o giornalisti nelle blacklist. Proprio come nel caso di Gaga e Madonna (o di signore della dello spettacolo italiano) anche basta incolpare sempre i 'media brutti e cattivi'. Prendersi le proprie responsabilità e mostrarsi per quello che si è al pubblico sarebbe cosa buona e giusta.    
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