Giorgia Meloni e il tremendo discorso sulla comunità LGBT e le famiglie arcobaleno

20 Ott 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Il centro des La destra ieri è scesa in Piazza San Giovanni a Roma e ovviamente tra slogan su 'crocifissi', 'clandestini' e accuse al neo governo giallo rosso, i leader di Fratelli d'Italia e della Lega (Nord) hanno vomitato le solite assurdità anti LGBT.
“Qualcuno ha querelato chi parlava di Bibbiano. - ha dichiarato il food blogger/dj/Capitan Coniglio - Io ne parlerò tutta la vita per restituire quei bimbi ai loro genitori. Alle loro mamme e ai loro papà, non ai genitori 1 e 2“.
Giorgia Meloni c'è andata giù anche più pesante di Salvini, ha attaccato le famiglie arcobaleno ed ha parlato di "genere LGBT".
"Parlano di togliere la dicitura padre e madre dai documenti. La famiglia per loro è un nemico.  Questo è il gioco del pensiero unico. Quando non avremo identità e radici saremo incapaci di difendere i nostri diritti. Vogliono farci diventare genitore 1 e genitore 2, genere LGBT, cittadini x, dei codici, ma noi non siamo dei codici siamo persone e difenderemo la nostra identità. Io sono Giorgia, sono donna, sono mamma, sono italiana, sono cristiana. Non me lo toglierete. Mi vergogno di uno stato che non fa niente per le famiglie. V oglio dire che non credo in uno Stato che mette il desiderio legittimo di un omosessuale di adottare un bambino di fronte al diritto di quel bambino di avere un padre e una madre. - ha continuato Giorgia Meloni - Semplicemente perché l’omosessuale vota e il bambino no. Uno stato giusto si occupa del più debole".
Il pensiero unico in realtà è proprio quello di chi pensa che ci sia UN SOLO TIPO DI FAMIGLIA, UN SOLO AMORE POSSIBILE, DUE GENERI e UNA FEDE. Io sono Fabiano, sono una persona, sono gay, un giorno sarò padre e sono ateo. Mi vergogno che nel parlamento del mio paese ci sia chi ha speso tempo ed energia per negarmi dei diritti. Provo imbarazzo e pena per chi con tanta rabbia vomita addosso ad una comunità intera tutto questo odio. Dopo discorsi come quelli di ieri a Roma tutte le persone LGBT (ma anche gli alleati) dovrebbero prendere le distanze da questa politica. In un paese dove ancora nel 2019 veniamo discriminati, additati, derisi, umiliati, insultati, picchiati e in qualche caso uccisi e spinti al suicidio, è giusto che chi combatte contro l'omofobia si tenga a debita distanza da questi personaggi.   "Giorgia Meloni di Fratelli di Italia, a corto di argomenti, utilizza la Piazza per incitare all'odio verso i gay - dichiara Fabrizio Marrazzo portavoce di Gay Center - è inaccettabile che in Italia si possano ancora fare comizi incitando all'odio verso una comunità, va fatta una legge al più presto. L'esponente di FDI parla di cancellare le identità delle persone LGBT , ossia lesbiche gay e trans, oltre ad incitare all'odio verso le persone gay che sono genitori." Continua Marrazzo: "Come la Meloni dice di essere orgogliosamente Italiana, donna e cristiana, noi vogliamo poter dire legittimamente di essere orgogliosi cittadini Europei, Italiani, Lesbiche, gay, bisex e trans. E nessuna Meloni e nessun Salvini potranno cancellare la nostra comunità."
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