La splendida storia di Andrea, il ragazzo che ha vissuto molti anni nel corpo sbagliato

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Preparate i fazzoletti che questa storia – purtroppo comune a molte persone transgender – è davvero toccante.
A riportarla è stata la pagina contro l’omofobia e la disuguaglianza Omofobia Stop, che ha raccolto la testimonianza di Andrea, trans FtM che ha iniziato il suo percorso di transizione dopo un matrimonio fallito ed un figlio.
Mi limito a copia-incollare, qua troverete la fonte originale.



Era appena iniziato il 1989 quando a distanza di 13 anni dall’ultimo fratello.. spuntai io dal nulla..
Mia mamma aveva 40 anni e già quattro figli grandi e sistemati, diciamo che non ero proprio in programma ecco.
Tre femmine, due maschi, mamma e papà.. era cosi che era composta la mia famiglia..
Nel 1991 si sposa il primo dei miei fratelli, a seuguire mia sorella, nel 1993 accade l irreparabile, il mio papà muore in un brutto incidente.
La vita va avanti.. si sposano anche il restante dei miei fratelli e sorelle, fino a che non restiamo io e la mia mamma soltanto…
Io cresco velocemente, veloce quanto crescevano i miei dubbi e le mie insicurezze.. non volevo essere femmina, non capivo cosa stesse succedendo, sapevo solo che quel corpo mi stava scomodo.. comincia cosi un periodo di ribellione.
Rifiuto totale per bambole gonnelline e nastrini.
Crisi, pianti isterici in attesa di diventare signorina..
Non lo trovavo giusto, non riuscivo a farmene una ragione, ma più crescevo, più dovevo farmene una ragione.
“Era cosi e basta” non potevo farci niente..
Troppo piccola e sola per buttarmi in una guerra cosi grande, soprattutto vivendo in un paese dove la mentalità purtroppo è quella che è.
Arriva l adolescenza, cresco con una bella compagnia, le mie amiche provano a “raddrizzare” il mio essere cosi maschiaccio, e ci riescono.
Ormai avevo perso quella battaglia, gettai la spugna e le lasciai fare.
“Era giusto cosi” “sono nata cosi e basta” era questo che mi rimbombava in testa.. tanto da convincermi e dare inizio ad una squallida recita durata 25 anni.
Messa ormai del tutto da parte la mia vera identità di genere arrivano i primi amori, i primi baci le prime esperienze…
A 18 anni mi fidanzai e andai a convivere con un ragazzo.
Dopo due anni restai incinta, a soli 20 anni diventai mamma e la mia vita cambiò radicalmente.
Arrivò il 2012, mio figlio aveva 3 anni… iniziarono le forti crisi con lui, e con quelle crisi tornano le mie crisi di identità.
Conobbi una ragazza, ci innamoriamo, lasciammo tutto e cominciammo una vita assieme io lei e il bambino.
Per 3 anni restiamo assieme come coppia omosessuale, ma poi qualcosa scatta in me, di nuovo, quel rifiuto di quel corpo che vedevo allo specchio torna a galla, piu forte che mai.
Questa volta non riesco a reprimerlo, ormai mi aveva invaso totalmente.
Nella mia testa c era solo un pensiero.. voglio essere felice, davvero.
Decido di parlarne con quella che era la mia compagna, comincio a informarmi, a cercare. Finalmente trovo la mia strada.. quello che pensavo fosse impossibile piano piano si fece sempre più reale e concreto.
Comincio a dirlo alle persone più vicine alla mia vita, c è chi non ha battuto ciglio, chi non ha capito, e chi stava solo aspettando che io tirassi fuori le palle per farlo.
Oggi finalmente sono chi ho sempre desiderato vedere allo specchio.
Oggi finalmente non provo odio a guardarmi.
Oggi finalmente sono felice.
Sono una mamma che ama suo figlio più della sua vita,ma doveva cambiarla quella vita per rendere felice suo figlio.
Oggi sono Andrea. Finalmente“.