Lorella Cuccarini lavorerebbe con la Carrà, ma continua a dire no alle adozioni gay

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Intervistata da Vanity Fair Lorella Cuccarini ha  continuato a dire no alle adozioni gay e dichiarato di non portare rancore a Raffaella Carrà.



Lei ha detto che «col tempo ho imparato a non prendere le cose sul personale», eppure è stata ferita dagli attacchi pubblici sulle sue dichiarazioni per l’adozione da parte di coppie omosessuali.
«Rimango male per la violenza, poi i social possono essere una valvola di sfogo per tante persone che non ci stanno tanto con la testa. La cosa che più mi dispiace sono i modi, perchè viviamo ancora in un Paese democratico e la libertà di pensiero e di espressione ce l’abbiamo e la eserciterò fino alla fine».
Molti hanno scritto che lei ha «tradito» il pubblico omosessuale che l’ha sempre seguita e sostenuta.
«Io non capisco perché lo abbia tradito. La mia dichiarazione era un punto di vista nei confronti di chiunque, non solo degli omosessuali. Ho sempre combattuto per i diritti dei bambini e loro vengono prima di tutto. Oggi tutto sta diventando un mercato e continuerò a dirlo e a pensarlo».
I suoi amici omosessuali cosa le hanno detto?

«Tanti miei amici gay la pensano esattamente come me, il discorso dei figli e della modalità per averne possono generare perplessità. A volte ci sono delle discussioni, ma ben vengano: i diversi punti di vista arricchiscono sempre».
Quando poi le chiedono della Carrà si dice disponibile a lasciare una porta aperta:
Se la Carrà le proponesse un nuovo programma?
«Dipende: ci starei molto attenta. Lei rimane per me un personaggio molto importante e non è per quello che è successo che ho cancellato i miei sentimenti per lei. Quindi, perché no? Lasciamo la porta aperta».

La più amata dai gay bigotti italiani ha parlato.