Nadia Toffa: sua madre parla dell’ultima notte e delle ultime strazianti parole

07 Nov 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Due mesi fa la mamma di Nadia Toffa ha svelato di aver trovato dei bei progetti nel computer di sua figlia. Adesso la donna in un'intervista rilasciata al settimanale Grazia ha raccontato gli ultimi giorni insieme alla conduttrice de Le Iene. Margherita ha raccontato di quando Nadia Toffa le leggeva le frasi del libro che scriveva durante la notte e di come abbia continuato a concedersi i suoi piccoli vizi fino alla fine.
"Sedute sul divano mi leggeva le frasi che aveva scritto, magari durante la notte. Parlavamo sempre della sua morte. Diceva ‘Mamma ho l’impressione di avere a che fare con qualcosa di molto più grande di me'. Fino alla fine lei si è concessa un bicchiere di vino rosso a tavola e qualche sigaretta. Nonostante tutti i medicinali che era costretta ad assumere, le ultime analisi erano perfette."
La donna ha anche svelato un momento straziante dell'ultima notte con Nadia.
"L’ultima notte, ho preso la forza e le ho detto: ‘Vola amore mio’ e lei l’ha fatto".
Nadia se n'è andata mentre aveva accanto la persona che l'amava di più, eppure le parole della signora Margherita restano pesanti come macigni. Non possiamo nemmeno immaginare il dolore di questa madre.

Oggi è uscito il libro che contiene le ultime memorie di Nadia Toffa: 'Non fate i bravi'

Estratto dal libro:

"L’umiltà ti consente di conoscere i tuoi limiti e i tuoi pregi. È il vivere nel proprio piccolo, senza strafare. Ma non devi permettere a nessuno di umiliarti. L’orgoglio trasforma una buona anima in un demone tentatore. L’umiltà discende dagli animali, puri dall’orgoglio e dalla mania di grandezza. È l’uomo che vuole passare alla storia, cercando così una sorta di immortalità. Gli umili sono cortesi e superiori, nobili come le rose, che profumano di natura e non si sono sforzate per essere le regine del giardino. Non c’è vanto perché non hanno faticato per essere le protagoniste indiscusse dei prati. Sono nate così. Umiltà prodigiosa e disincantata. - si legge su Huffingtonpost - Perdoniamo l’egocentrismo di chi non trattiene la propria vanagloria, superba presunzione che vanta e accresce il proprio ego. Ma è un limite, una mancanza di profondità. La spocchia prima o poi verrà a galla, come le bolle d’aria vanno verso l’alto nell’acqua. La loro natura si paleserà e noi la osserveremo considerando i limiti della debolezza umana."
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