Omofobia – professore gay picchiato a Milano da una banda di rom

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Sabato notte un professore universitario è stato pestato da una banda di rom davanti al locale gay Afterline di via Sammartini (Milano).
Il proprietario del locale ha dichiarato che il professore è un cliente abituale.
Stando alle dichiarazioni raccolte da alcuni quotidiani sull’accaduto, questa banda di rom colpisci ragazzi gay in via Sammartini già da tempo, picchiando, urlando farsi omofobe e spesso anche derubando le vittime.
Alcuni giornalisti sono andati sul posto a raccogliere informazioni e quando hanno chiesto ad alcuni ragazzi come mai la polizia ancora non abbia fatto nulla per fermare questa banda, la risposta dei ragazzi è stata sconcertante: “Nessuno denuncia, i locali colpiti dalla banda sono tutti gay, dovremmo dichiarare la nostra omosessualità”.
Ed io che mi stupisco dell’omofobia che c’è in Italia, un paese nel quale un gran numero di gay si nasconde con amici e parenti, nega di essere gay sul lavoro e addirittura non denuncia un’aggressione per paura di dover dichiarare di essere stato in un locale LGBT.
Nell’essere omosessuali non c’è niente di sbagliato, niente di cui vergognarsi o per cui nascondersi, ma questo non dovrei dirlo io, dovrebbe essere una cosa scontata ma a quanto pare non è ancora così.
Come direbbe Barbara d’Urso: “Un rom che ti picchia non ti ama, DE-NUN-CIA-TE-LO!
(Grazie Nicola per la segnalazione).