Roberto Burioni risponde a Christian Jessen per l’offesa agli italiani: “È un idiota, ma non è un insulto, è una diagnosi gratuita”
25 Mar 2020 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Due settimane fa Christian Jessen cercando di fare il simpatico ha vomitato una ca**ata sul CoronaVirus e gli italiani.
"Idiota, non è un insulto per te, ma una diagnosi gratuita" credo che la riutilizzerò durante le mie future catfight.
"Questo potrebbe sembrare un po razzista e dovrete scusarmi, ma non pensate che il CoronaVirus sia un po’ una scusa? Gli italiani usano delle scuse per chiudere tutto e smettere di lavorare per un po’, per avere una lunga siesta. Sono davvero d'accordo con Boris Johnson, penso che sia un'epidemia vissuta più dalla stampa che nella realtà. Voglio dire, se pensi all'influenza stagionale, senza prenderla troppo sul serio, l'influenza uccide migliaia di persone ogni anno".Una delle mie b!tches ieri mi ha segnalato la risposta epica che Roberto Burioni ha dato al medico inglese.
"Non è il momento delle polemiche, ma quando un cretino insulta gravemente tutto un popolo che sta lottando per la propria vita, con oltre mille persone morte e altrettante in rianimazione, non si può tacere. Non so se questo programma sia in qualche canale italiano: se così fosse dobbiamo pretendere che sia sospeso immediatamente. Infine, ricordiamoci che ci sono cose peggiori che prendere il coronavirus, tipo nascere con un cervello simile a quello di questo idiota. E in questo specifico caso "idiota" non è un insulto, ma una diagnosi gratuita. Vergogna!"

Le scuse di Christian Jessen.
"Per quanto riguarda i miei commenti sull'epidemia di coronavirus in tutto il mondo e la situazione dell'Italia: Ho sbagliato, lo ammetto: ho cercato di sdrammatizzare il panico, tuttavia, col senno di poi, riconosco che la mia osservazione irriverente era insensibile e devo scusarmi per qualsiasi turbamento io abbia causato. Capisco perché è stato offensivo e spero possiate perdonarmi. Come medico, il mio lavoro è essere onesto e cercare di portare luce nella vita delle persone. Vorrei assicurarvi che i miei pensieri sono rivolti a tutti coloro che sono colpiti dal virus e a coloro che stanno lavorando duramente per aiutare tutti a superare questo momento difficile. Infine, al momento non sto usando molto i social media, quindi tenete presente che forse non vedrò le vostre risposte. Ripeto che adesso non userò i social media poiché sto lottando con la mia salute mentale e Twitter non è sempre il posto migliore dove trovarsi in tali circostanze! Tornerò quando starò meglio".Share this article