Sergio Sylvestre canta l’inno nazionale per ‘Napoli vs Juve’ ma qualcosa va storto: pioggia di insulti razzisti

18 Giu 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Cantare un inno in uno stadio è sempre una grande responsabilità, ci sono esibizioni che diventano epiche come quelle di Lady Gaga e Whitney Houston ed altre meno riuscite (Fergie mi senti?). Ieri sera prima del calcio d’inizio della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juve, Sergio Sylvestre ha cantato l'inno di Mameli in uno stadio Olimpico praticamente vuoto. Il vincitore di Amici si è scordato qualche parola dell'inno e ci sono stati almeno due momenti di esitazione. Quello che però ha fatto arrabbiare molti telespettatori è il pugno alzato dall'artista sul finale dell'esibizione. Sul web si è scatenata un polemica di proporzioni gigantesche che ha travolto il povero Sergio Sylvestre. Insulti di ogni tipo, chi se la prendeva con lui per aver sbagliato il testo, chi per il pugno alzato e purtroppo ci sono stati moltissimi insulti razzisti (quasi tutti provenienti da utenti con le bandierine italiane accanto al nome, insomma, ci siamo capiti).
"Basta col perbenismo è un ne*ro e non è italiano". "Non c'erano italiani per cantare l'inno?". "Dopo i fin***chi adesso sdoganano anche i ne*ri". "Gli africani devono cantare i loro inni". "In c*lo a quel ne*ro di m*rda che ha storpiato l'inno nazionale. Avanti Napoli". "Ragazzi è morta l'Italia. Questo governo abusivo ha distrutto praticamente tutto. L'inno cantato da un ne*ro è solo il triste epilogo". "Fr*ci e ne*ri ecco cosa vuole questo governo comunista". "Mi raccomando, la prossima volta l'inno facciamolo cantare ad un fr**io, manca solo quello. Il ne**o c'è già stato".
Eppure ad ascoltare certi politici, il razzismo e l'omofobia in Italia non esistono. Giuro che mi viene il vomito a leggere certe schifezze immonde. Nel 2020 non c'è giustificazione a tutta questa ignoranza e cattiveria.

Sergio Sylvestre: il video della sua esibizione.

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