The Voice: conduttore, giudici e cambio regolamento – tutte le novità dell’edizione 2018

Categorie: TV



Mamma Rai, cento ne pensa ed una (riciclata) ne fa.
Dopo aver chiuso definitivamente The Voice lo scorso anno a causa dei bassi ascolti, la rete – non avendo trovato a quanto pare di meglio – ha deciso di dare un’ultimissima chance al programma proponendone una quinta edizione che è, sulla carta, completamente rinnovata.
Via il conduttore, via i giudici, via le troppe puntate (erano 14, neanche il Grande Fratello Vip!): l’unico rimasto sembrerebbe essere J-Ax, che torna dopo un anno sabbatico.
Insieme a lui sembrerebbero essere stati chiamati Albano (che strizza l’occhio al pubblico Old di Mamma Rai), Nina Zilli (scippata da Italia’s Got Talent) e Cristina Scabbia, frontman del gruppo metal Lacuna Coil (che dovrebbe strizzare l’occhio alla nicchia come in passato fece Morgan e recentemente Manuel Agnelli).
Costantino Della Gherardesca dovrebbe essere alla conduzione e le puntate – come già anticipato – passerebbero da 14 a 8, di cui 4 di Blinde Auditions, 3 tra Knockout e Battles e 1 soltanto live, che sarà la finale.


Personalmente sono favorevole alla diminuzione delle puntate (che spero trasformino in 3 di Blinde, 2 di Knockout/Battles e 3 di Live), ma è la giuria che non mi convince.
Se Albano è effettivamente un nome forte per la Rai e la Scabbia potrebbe rivelarsi un bel personaggio (come i suoi predecessori sopra citati), Nina Zilli è una giovane che “non balla” e J-Ax è già stato visto.
Al loro posto, per compensare l’età degli altri due, dovrebbero chiamare due giovanissimi che spopolano in radio accaparrandosi così il pubblico giovane che tanto bramano: dai TheGiornalisti a Coez, passando per Ghali, Francesco Gabbani o Ermal Meta, già ammirato ad Amici.
E se proprio devono essere “rodati” potrebbero puntare sulla novità Cristina D’Avena, sulla stravaganza di Arisa e Anna Oxa o sulla concorrenza nata ad Amici come Scanu o la Marrone.
A voi, che giuria piacerebbe vedere? Sparate un po’ di nomi.