C’è Posta Per Te: i post Facebook di Stefania fanno discutere il web – richieste di aiuto, IBAN e Postepay

Categorie: GOSSIP, TV

Stefania ieri si è presentata a C’è Posta Per Te, per riallacciare i rapporti con la sua famiglia.
La ragazza a 20 anni ha avuto un figlio con un ragazzo di 17, i due si sono sposati, ma dopo poco tempo lei su Facebook ha conosciuto un altro uomo, con il quale ha fatto altri 3 figli.

La madre e la sorella sono convinte che Stefania sia un’irresponsabile e pensano che debbano esserci delle condizioni economiche solide per mettere al mondo dei figli. Il compagno di Stefania infatti non ha un lavoro fisso, lei è una casalinga e quindi non se la passano bene.



Come se non bastasse, il primo figlio di Stefania ha dei problemi ai reni e anche per questo la madre della ragazza pensa che sia giusto dedicarsi a lui e non fare altri bambini.
Grazie a Maria De Filippi la famiglia ha deciso di aprire la busta e perdonare Stefania.
Su Twitter però stanno circolando dei post Facebook della ragazza, nei quali lei chiede aiuto e pubblica il suo IBAN, la sua Postepay e l’indirizzo di casa.

“Questo e la mia poste pay per chi vuole aiutarciquesto è il nuovo IBAN:IT68S3608105138293207593208 quello della carta non è più valido.. Grazie di a tutti per chi lo farà (18 novembre 2018)



Cortesemente fate girare. Aiutate la nostra famiglia.

Il mio nome è Stefania, sono residente a Cagliari e ho un figlio di 3 anni di nome Michael.
Michael è stato colpito da una malattia rara e il 17 maggio deve fare un intervento a Roma. Per favore vi chiedo aiuto sono una mamma disperata. Io e mio marito non abbiamo la possibilità per partire. Vi chiedo con tutto il cuore di aiutarci. Per chi vorrebbe aiutarci questa è la nostra via di casa *** *** *******.
Fate girare, grazie”.



Non voglio cavalcare l’onda dell’indignazione di Twitter, ma sono comunque d’accordissimo con la madre di Stefania quando dice: “Devono esserci delle condizioni economiche solide per mettere al mondo dei figli. Non si fanno a caso i bambini, bisogna pensarci bene prima“.