Filippo Maria Fanti: perché ha scelto il nome Irama e perché indossa piume

Categorie: GOSSIP
Tag:

Toscano, classe 1995, Irama (al secolo Filippo Maria Fanti) è il vincitore della diciassettesima edizione di Amici.



Nato a Carrara, Irama si è trasferito con la famiglia a Monza dove ha frequentato le scuole e scoperto la passione per la musica che l’ha portato nel 2015 ai provini di Amici che – come ci insegna la storia – non sono andati bene.

Notato dalla Warner Music, Irama si è poi presentato al Festival di Sanremo l’anno successivo nella sezione Nuove Proposte scontrandosi con Ermal Meta e Francesco Gabbani (che vinse). Nello stesso anno ha poi preso parte al Summer Festival vincendo la sezione Giovani.



Il 2017 è stato per Irama un anno critico dato che la sua casa discografica l’aveva – come svelato da lui stesso – messo da parte, motivo per cui ha deciso di rescindere il contratto e partecipare ad Amici, entrando in corsa a metà pomeridiano.



Oggi Irama oltre ad aver vinto 200 mila euro ad Amici (fra vittoria finale e premio della radio) ha un album al primo posto della classifica FIMI, iTunes e Spotify.

Un successo meritato considerando l’ottimo prodotto pop che è Plume, il suo disco.

Filippo Maria Fanti, perché il nome Irama?

Come spiegato ad Amici, “Irama” è l’anagramma di “Maria” che è il suo secondo nome.

Perché Irama indossa sempre piume?

Le piume per Irama sono un vero e proprio tratto distintivo: “Mi piacciono i simboli; le piume le porto dentro da quando sono piccolo, non so bene perché. Per me la piuma è una mia forza, una mia identità. È difficile spiegarlo, fa parte della mia identità. È una cosa che fa parte della mia persona. Senza piume non mi riconoscerei oggi” (Blogo, 2018) e “E’ un elemento che mi contraddistingue sopra e sotto il palco, ho diverse piume e da molto tempo. Fanno parte della mia identità, mi sentirei a disagio senza. Il mio look per l’Ariston sarà una sorpresa: sarò un po’ più elegante e meno rock, però con le piume. Mi occupo da solo del mio look, prometto che mi manterrò neutro” (Radio Italia, 2016).