Gabriel Garko parla del suo orientamento in maniera particolare

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Ieri sera Gabriel Garko è stato ospite di Pierluigi Diaco a Io e Te. Il conduttore a metà dell’intervista ha specificato di non aver fatto domande intime all’attore, perché ritiene che nel 2020 non sia più necessario chiedere a qualcuno del suo orientamento sessuale.



“Non ho voluto farti domande personali e credo che il modo migliore per arrivare a quella normalità a cui ti riferisci sia proprio non parlarne. Francamente nel 2020 non se ne può più di dover chiedere ad un personaggio da che parte sta. Una persona non è il suo orientamento sessuale, una persona ha innanzitutto la sua identità di essere umano”.

Gabriel però ha cercato comunque di parlarne e l’ha fatto in modo davvero bislacco, usando delle metafore culinarie.



“Parliamo di cibo così diventa più facile. Così non faccio allusioni strane. Se a me piace la crostata con le pere e il salame piccante… per fare un accostamento che non sta né in cielo né in terra. Oddio il salame, dai cretin0. Allora diciamo prosciutto cotto. Comunque il salame si mette a fette sulla pizza”.

Pierluigi ha cercato di tagliare corto, concludendo con un invito a cena.



“Prima o poi andiamo a mangiare insieme e capiamo se i gusti sono gli stessi. Al ristorante ovviamente”.

Direi che tra pere, crostate e salami, Gabriel è stato abbastanza chiaro e penso che prima o poi riuscirà anche a parlare del suo amore con maggiore tranquillità. Personalmente ho trovato più frenato il presentatore.

Gabriel Garko è stanco del giudizio degli altri.

“Ad un certo punto della mia carriera ho capito che era giusto fregarsene del giudizio della gente e che in ogni caso avrei detto quello che penso veramente.

L’analisi mi ha aiutato – ha detto Garko – però come ha detto il mio stesso analista, per una mia dote personale, mi sono sempre auto analizzato tantissimo. Tanta gente pensa che andare dall’analista voglia dire avere dei problemi. Quando invece li risolvi. Parlare con l’analista è un po’ come parlare allo specchio ma senza filtri. Tanti dicono: se hai un migliore amico parla con lui. Non è la stessa cosa perché gli racconti un sacco di palle”.