Kim Kardashian fa arrabbiare i giapponesi, ecco cosa è successo

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Kim Kardashian ha rischiato un incidente diplomatico con i giapponesi e la colpa è della sua nuova linea di intimo.



Ieri, infatti, la Kardashian ha annunciato l’imminente uscita della sua linea di intimo Kimono Solutionwear (giocando con il suo nome ‘Kim’), ma i giapponesi si sono molto arrabbiati accusandola di appropriazione culturale.

Il kimono, infatti, è un noto capo della tradizione giapponese e non ci stavano affatto che la Kardashian vendesse le proprie mutande con quel nome. Detto, fatto. Kim – capito lo sbaglio – ha fatto un passo indietro e chiesto scusa.



“Essere un imprenditrice e il capo di me stessa è una delle sfide più gratificanti della mia vita, questo mi ha permesso dopo tutti questi anni di avere una linea diretta di comunicazione con i miei fan e con il pubblico. Ascolto, imparo e cresco sempre e apprezzo così tanto la passione e le diverse prospettive delle persone. Quando ho annunciato il nome della mia linea l’ho fatto con le migliori intenzioni. I miei marchi e i miei prodotti sono costruiti con l’inclusività e la diversità al centro e dopo un’attenta riflessione e considerazione, lancerò il mio marchio con un nuovo nome. Grazie per la vostra comprensione e per il vostro sostegno”

My brands and products are built with inclusivity and diversity at their core and after careful thought and consideration, I will be launching my Solutionwear brand under a new name. I will be in touch soon. Thank you for your understanding and support always.



A scomodarsi per l’annuncio della linea Kimono Solutionwear anche il sindaco di Kyoto, che ha precisato:

“Il kimono è un abito etnico tradizionale, coltivato nella nostra ricca natura e storia con gli sforzi e gli studi dei nostri predecessori, ed è una cultura che è stata coltivata e tramandata con cura”.