Starbucks a Milano rivoluziona il menù e lo rende (fin troppo) italiano

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Starbucks a Milano ha già fatto la storia e non perché è il primo in Italia (ne seguiranno altri cinque, sempre nel capoluogo lombardo, nel corso dei prossimi mesi), ma perché ha completamente rivoluzionato il suo menù proponendo pizza, panini e spritz.



Certo, andare da Starbucks e non trovare nel menù i celebri Frappuccini che hanno reso questa catena di caffetteria iconica nel mondo, fa strano. Niente Frappuccino al caffè, al cioccolato o al caramello (il più famoso), ma solo una diversa proposta di espressi, cappuccini e caffè. Anche il cibo sarà differente dagli altri store: tutte le paste ed i panini saranno realizzati dal forno Princi.

Nel menù dello Starbucks milanese ci sono anche cocktail (alcolici e non, con tanto di varianti al caffè) dalle 18 alle 20 ed è possibile scegliere se bere il proprio caffè in loco con le tazze di ceramica o assumere la versione take away con la tazza di cartone (di colore marrone, diversa da quella bianca del resto del mondo).



Starbucks a Milano, i prezzi

Menù differente, prezzi sempre alti (come nel resto del mondo): un espresso costa 1 euro e 80, un cappuccino 5 euro e 50 ed un caffè d’orzo ben 3 euro e 50. I cocktail invece arrivano a costare fino a 20 euro.

Un bar (all’italiana) solo più caro e con più differenze di caffè: è giusto o sbagliato?