Tina Cipollari sbotta e difende il figlio Francesco che ha criticato il bacio fra Ambra e Kikò

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Ambra Lombardo e Kikò Nalli si sono baciati al Grande Fratello ed il gesto, come già sappiamo, non è stato ben visto dal figlio di lui che ha accusato Ambra di averlo fatto per non cadere nel dimenticatoio.



Sfogo che è stato duramente criticato da alcuni opinionisti di Pomeriggio Cinque che hanno tirato in ballo Tina Cipollari accusandola velatamente di averlo manipolato.
Questa la sua (“pacata”) reazione:

Quando si lavora in televisione, si è inevitabilmente esposti al giudizio di chi ci segue. Positive o negative che siano, le critiche sono sempre accette, purché queste siano costruttive e non diffamatorie o offensive. Alle volte, poi, c’è chi finisce per esagerare e di questo sono davvero stanca. Sentir parlare di manipolazione accostata al mio nome mi fa accapponare la pelle. “Manipolare un figlio” significa raggirarlo, controllarlo, ancor peggio usarlo per i propri scopi personali. È una cosa orribile, non avrei mai il coraggio di poterlo fare. Sono le mie creature, a loro va tutto il mio amore, non sono dei burattini “emotivi” che utilizzo a mio piacimento.



Non permetto a nessuno, né al primo di un’ipotetica classe quanto meno all’ultimo di tanti prezzemolini televisivi, di infierire, giudicare o sindacare sulla mia vita privata, la mia famiglia e il mio essere madre, al di là del mio ruolo in tv. Non consento che si utilizzi la mia stabilità per dar adito a spregevoli pettegolezzi, ancor meno se questi vengono poi diffusi da persone di cui non conoscevo minimamente l’esistenza e che non hanno alcun diritto di poter proferire parola sulla mia sfera privata e sentimentale.

I miei tre figli sono tutti in grado di intendere e di volere. Io non posso e non intendo negar loro l’unica possibilità che hanno adesso di poter vedere il padre, ossia quella di seguirlo all’interno del Grande Fratello 16, e non posso di certo evitare una qualsiasi loro reazione alla vista di un atteggiamento o comportamento del loro papà, giusto o sbagliato che possa essere ritenuto. Non apprezzo assolutamente la superficialità con la quale taluni sentenziano la vita di altri, per di più, davanti a milioni di telespettatori, e trovo a dir poco vergognoso spacciare una menzogna per un’assoluta verità. Così come non accetto che Simone Di Matteo venga accusato di difendermi per ottenere visibilità.