Alessandro D’Amico e il lunghissimo sfogo dopo la fine della storia con Alex Migliorini – i retroscena sulla loro relazione
14 Mar 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 9 minuti
Dopo lo sfogo di Alex Migliorini è arrivato anche quello di Alessandro D'Amico, che su Instagram ha spiegato i motivi che l'hanno portato a troncare la relazione nata negli studi di Uomini e Donne.
Mettetevi comodi...
"In questi giorni mi sono trovato sommerso da critiche basate sulla fine della mia relazione. Sulla decisione di dover porre una fine a un qualcosa la quale per quanto mi facesse stare bene, non era abbastanza. Sono consapevole delle mie colpe, son pur sempre umano e sono cosciente del fatto che c’è un ragazzo che in questo momento sta soffrendo e che è molto dispiaciuto. Non me lo dimentico. Ma non è il solo a star male! Ho creduto di agire come meglio potevo e con grande rammarico ho fatto soffrire una persona che non se lo meritava. Il mio più grande sbaglio è stato quello di dire ti amo troppo in fretta. Lo so che può sembrare un controsenso, ma mi sono fatto prendere troppo da tutta la situazione, dalla storia nata di getto, dal vederlo solo un’ora a settimana e finalmente a poterlo avere mio, dal tanto sognato e atteso giorno della scelta, dai petali, dal si! Era tutto tanto forte e cazzo se ci credevo! Ci credevo davvero! Era tutto talmente enfatizzato che nemmeno 4 gg dopo la scelta non riuscii a trattenere il ti amo. E fui piacevolmente ricambiato. Da quel giorno mi sono buttato a capofitto in questa relazione dove ho saltato tutti gli steps. Ho deciso di trasferirmi in Italia per poter mandare avanti questa storia e ho iniziato subito una convivenza dove necessariamente perdi di botto tutta la tua intimità e i tuoi spazi. Ho creduto che questa fosse la mossa migliore per poter vivere questa storia anche perché come avrei potuto fare altrimenti! Barcellona-Verona? Oppure ischia-Verona? Non volevo costruire qualcosa stando distanti e per questo ho deciso di fermarmi a Milano come punto vicino e ho insistito perché lui venisse a vivere con me. Non so di preciso dove ho sbagliato . All’inizio tutto era perfetto. Nessun litigio, ci si lamentava anzi del contrario. Eravamo sempre in viaggio ad esplorare e conoscere parenti e amici nuovi. Si scoprivano le cose più intime di noi , quelle buffe, quelle che nessuno sa, e ci si rideva sopra. Abbiamo imparato a dormire nel buco centrale creato da due letti singoli perché non riuscivamo a stare separati. Ho iniziato a sapere quanto zucchero volesse nel caffè e quando per farmi perdonare qualcosa dovevo portarlo a mangiare sushi. A sopportare quel comodino in continuo disordine e a baciarlo prima di uscire di casa. A insegnargli a salire sul tram senza biglietto e a mangiarsi una barretta di cioccolata al supermercato nascondendo la carta. Era bello sentirsi così complici. Eravamo felici. Ero felice. Poi.. gradualmente, la magia dei primi mesi è iniziata a svanire, odiavo Milano, quel cielo quasi sempre coperto, ero circondato da persone che non reputavo amiche ma che mi vedevano come loro grande amico.. e odiavo questa presa per il culo. Mi mancavano i miei veri amici, quei 3-4 che mi ero lasciato alle spalle perché così avevo deciso ma che sapevo non mi avrebbero mai fatto una colpa perché il mio bene era quello che contava. Ho odiato non lavorare e non saper occupare al meglio il mio tempo. Ho odiato le belle e grandi parole che ci hanno illuso e portato a credere al successo. È vero non lo nascondo, sarei un grande ipocrita se vi dicessi il contrario. Ci rimasi molto male nello scoprire di non essere gradito come il nuovo fidanzato e che la mia presenza non era accetta per un compleanno importante, solo i familiari dissero. Ho odiato vedere lui tra due fuochi , impotente e disorientato. Mi sono sempre fatto in quattro nella vita lottando da solo per le cose giuste guadagnate col sudore della fronte e anche se in tante occasioni ero visto come una persona troppo diretta, ho creduto sempre di agire per il meglio, e di poter insegnare qualcosa dalle mie passate esperienze. Ho cercato alle volte un senso di protezione, un atteggiamento più forte. Mi aspettavo reazioni diverse . E non sto dicendo che fossero sbagliate, assolutamente no, solo diverse. Tutta questa serie di imprevisti, che in una relazione normale avvengono con il tempo, io li ho affrontati in un tempo più rapido e un giorno affrontando l’argomento sincerità, uscì fuori il discorso che il ti amo iniziale non riuscivo più a sentirlo e che mi sentivo come bloccato. Ovviamente la reazione è stata catastrofica. Ho cercato di spiegare che per quanto non fossi più sicuro del ti amo, volevo farmi forza su tutto ciò che di bello avevo con lui, e che forse era tutto questo contorno che mi stava mangiando vivo. Volevo dimenticarmi di tutto quello che rappresentiamo, dei fan, la popolarità, le aspettative, la televisione, le dirette. Volevo cominciare da capo. Volevo cominciare a conoscerlo davvero e sentirmi pronto di dirgli ti amo sulla base di una conoscenza avvenuta con il tempo e non sulla base di un’ora a settimana. Ho scelto di essere sincero. Purtroppo la mia sincerità ha avuto le sue conseguenze, ad avere 4 giorni buoni e 3 no. I litigi erano sempre più continui e di base sempre per lo stesso motivo. L’argomento di quella notte usciva sempre fuori come una coltellata pronta a ferirmi. Avrei fatto meglio a tacere! A non dire niente, a far finta di niente. Ma sarebbe stato giusto? Io non so nella vita cosa è giusto o cosa no, ma di certo una cosa la so. È meglio una verità che fa male, che una bugia che ti illude. Ci ho provato, non ho mollato, ho cercato di stargli vicino in tutto, di non fargli mai mancare l’affetto, ho voluto sbatterci la testa ma un altro passo importante della mia vita era alle porte, e ho avuto paura che portandolo con me a Ibiza lo avrei messo in una situazione difficilissima. Io non voglio essere giustificato da nessuno, perché so di essermi trovato in situazioni strane. Una convivenza di 4 mesi dopo una conoscenza in tv e poi l’idea di spostarsi 7 mesi a Ibiza dopo che il nostro rapporto era così instabile. Non mi sono trovato a vivere una storia come tante altre dove i tempi di conoscenza sono più lunghi e le decisioni importanti prese con più coscienza. Non voglio che mi capiate, ma per un secondo provate a mettervi nei miei panni, che ho provato un sentimento per questo ragazzo, ho condiviso tante belle cose e adesso mi trovo a essere il lupo cattivo, quando non ho fatto altro che vivermi una storia d’amore come meglio credevo e forse si avrò anche sbagliato, lo ammetto, assumo le mie colpe, ma non riesco a capire più cosa è giusto e cosa no. Io gli voglio un gran bene e questi giorni senza di lui , senza quella risata mi stanno uccidendo. Noi eravamo molto complici e io stavo davvero bene. Io non lo vedo come amico, ma mi sono affezionato troppo e gli voglio un bene dell’anima. Non crediate che io non abbia un cuore, perché ci soffro ogni giorno. Comunque vadano le cose a prescindere da tutto , ricordati che ti voglio bene e anche se sono l’ultima persona che in qst momento vorrai vedere o sentire , io sto qua."
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