Como, congela seme prima di cambiare sesso: ora il comune non lo riconosce padre biologico

18 Ott 2019 Redazione • Tempo di lettura: 2 minuti

padre biologico
Si tratta di un caso molto interessante e complicato che dovrà essere preso in esame da un giudice. Siamo a Como, precisamente a Lariano. A un padre è stata negato il riconoscimento della paternità biologica del bambino nonostante lui sia effettivamente il padre. La ragione? Dopo aver congelato il seme ha cambiato sesso. Andiamo a vedere cosa è successo esattamente e quali dubbi possono essere sorti in merito alla questione.

Il complicato caso della paternità negata a Como

Una coppia di donne ha citato il Comune di Como per il mancato riconoscimento del loro bambino. Sarà un giudice a dover decidere cosa succederà ora. Cosa è accaduto? Ci troviamo all'interno di una coppia lesbica in cui entrambi sono genitori biologici. Questo è possibile perché i due membri della coppia sono una donna e una donna transgender. Quando hanno deciso di sposarsi erano un uomo e una donna. Prima dell'unione civile, però, l'uomo ha cominciato il processo di transizione. Ancor prima di procedere con il cambiamento l'uomo fa congelare il suo seme. Tutto fila liscio: diventa donna sia dal punto di vista biologico che burocraticamente parlando. Una volta sposate le due donne decidono di avere un bambino utilizzando il seme della donna trans tramite fecondazione assistita. La gestazione procede bene, il piccolo viene alla luce ma il problema ora è il riconoscimento presso il Comune di Como.

È padre biologico certo ma il comune rifiuta di riconoscere la donna

Giunte all'anagrafe per il certificato di nascita del bambino la donna transgender ha domandato di essere riconosciuta come padre biologico, così come sarebbe corretto fare. Il Comune di Como però ha rifiutato di farlo, affermando che la donna non ha il diritto di essere riconosciuta come padre biologico. A nulla è servito il tentativo di spiegare la loro storia: il comune è stato inamovibile. La faccenda è stata portata in Tribunale, come riporta il Corriere della Sera. La data fissata per l'incontro tra la coppia e il giudice è il mese prossimo. Spetterà all'autorità giudiziaria stabilire se alla "donna transessuale possa essere riconosciuto come padre biologico del bambino, essendo contemporaneamente anche la madre", si legge nell'articolo di Gay.it.
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