Franca Leosini su Storie Maledette: “Non sono d’accordo su alcuni ergastoli dati”

17 Giu 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Storie Maledette di Franca Leosini credo che sia il programma più bello della Rai ed ogni volta che torna con un nuovo ciclo la mia tesi viene sempre confermata. Reduce da questa breve edizione di sole due puntate (sarebbero dovute essere quattro, ma il CoronaVirus l'ha costretta a chiudere in anticipo), Franca Leosini è stata intervistata da La Stampa dove ha parlato di errori giudiziari che - a suo avviso - avrebbero imposto pene troppo severe ad alcuni personaggi che ha intervistato, come ad esempio Sabrina Misseri, Cosima Serrano e Sonia Bracciale.
"Mi sono fatta l'idea che ci sono stati degli errori giudiziari. Sonia Bracciale è stata condannata a 21 anni di reclusione come mandante dell'omicidio. Posso credere che sia stata mandante del pestaggio del marito ma sono certa che non ne volesse la morte perché tra le altre cose lei si stava separando. La condanna a 21 anni mi è sembrata eccessiva. Oppure nel caso di Sabrina Misseri e di sua madre Cosima (è il caso di Avetrana, ndr.) colpevoli - perché le sentenze si rispettano - di un delitto per il quale non c'è possibilità di risarcimento visto che si tratta della vita di una quattordicenne, ma dove non c'è stata premeditazione e non c'è stato vilipendio del corpo. Eppure hanno avuto l'ergastolo. E poi ci sono altri casi invece in cui a 35 coltellate corrispondono solo 20 anni. È il libero convincimento del giudice e, come ho detto ai 110 anni della Associazione Magistrati, mi lascia perplessa".
Convinzione che ha poi ribadito anche poco dopo, quando ha sottolineato "non sono d'accordo sull'ergastolo dato a Sabrina e alla madre".
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