Lea Michele accusata di razzismo da una sua collega di Glee

02 Giu 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

La vendetta è un piatto che va servito freddo e Samantha Marie Ware lo sa bene, dato che ha aspettato ben cinque anni prima di vendicarsi di Lea Michele. La diatriba fra le due risalirebbe al 2015 quando Ryan Murphy era sul set della sesta ed ultima stagione di Glee, che ha visto la comparsa del personaggio Jane Hayward, interpretato proprio dalla debuttante Samantha Marie Ware. Secondo quanto dichiarato dall'attrice su Twitter, lei sarebbe stata vittima di razzismo e di bullismo psicologico da parte proprio di Lea Michele, che era nel cast di Glee dalla prima edizione. Nella giornata di oggi, infatti, Lea Michele ha espresso solidarietà per la morte di George Floyd - l'afroamericano ucciso da un poliziotto - sostenendo il movimento contro il razzismo degli afrodiscendenti #BlackLivesMatter. Un gesto che è stato considerato ipocrita da Samantha Marie Ware che ha così commentato:
"LMAO, ricordi quando hai reso il mio primo lavoro in televisione un inferno? Perché io non lo dimenticherò mai. Credo che tu sia andata in giro a dire a tutti che se avessi avuto l'occasione avresti cag***o nella mia parrucca, insieme ad altre micro aggressioni che mi hanno fatto dubitare della mia carriera ad Hollywood ".
Lea Michele - che in questo momento è pure incinta - ha preferito non rispondere.
Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!