Pamela Prati si è inventata anche la storia del padre, il retroscena di Chi

05 Giu 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Pamela Prati ha inventato anche la storia di suo padre? Il settimanale Chi in questi giorni è andato a Ozieri, cittadina della Sardegna che ha dato i natali alla showgirl, ed ha parlato con alcuni abitanti che la conoscono bene.
«Pamela? Ma che Pamela! Paola, Paola Pireddu. Paola aveva già una bellissima presenza anche da ragazza, ma noi, i suoi coetanei, la vedevamo come inarrivabile: sembrava già predestinata al successo. Noi siamo più piccoli, non c’eravamo quando Pamela e le sue sorelle ogni tanto venivano a lavorare da mio padre Domenico (al bar a pulire, ndr). La loro era una famiglia umile, con tanti fratelli, ma molto dignitosa. Però quando se n’era già andata e le sue foto sono uscite su Playboy, la madre e il padrino si sono precipitati a comprare tutte le riviste presenti nelle edicole del paese. Noi siamo dovuti andare fino a Chilivani per riuscire a trovarlo, perché a Ozieri non c’era più una copia che fosse una».
E ancora:
«Comunque, Pamela era bella, anche se rispetto alle sue sorelle sembrava il brutto anatroccolo. Il padre, Paolo Cantara, quello che le ha lasciate, aveva tre 'concubine'. In paese lo chiamavano Piscittu Murtu, 'Pescetto morto', per antifrasi: era un po’ il Rocco Siffredi di Ozieri. E ha fatto solo figlie bellissime».
Con l'arrivo della notorietà Pamela Prati raccontò ai media che suo padre era uno spagnolo ballerino di flamenco, aneddoto smentito dagli abitanti di Ozieri.
«Un giorno eravamo andati insieme a caccia al cinghiale e parlammo proprio di questo. Io avevo saputo questa cosa e gli dico “Ma dai, Piscittu, allora sei esperto di flamenco?” e la sua unica risposta fu “Ma che, manco conosco il tango...”».
Le bugie di Pamela (qua per recuperarle tutte) aumentano... Pamela Prati
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