Pamela Prati: si apre l’ipotesi di circonvenzione di incapace

27 Mag 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Il team di Pamela Prati apre la strada all'ipotesi di circonvenzione di incapace, questo è quello che ha dichiarato il suo avvocato.
"Con i miei collaboratori stiamo valutando se procedere con un esposto. Si tratta di una vicenda estremamente complessa. Così una volta esposti i fatti sarà l'autorità giudiziaria a procedere se riterrà opportuno. […] Stiamo lavorando anche sulla ipotesi di circonvenzione di incapace. Il reato principale riguarderà circonvenzione di incapace, almeno in quel momento. Ripeto che se la signora Prati avesse avuto delle responsabilità le avrebbe avute anche nelle storie precedenti, quella raccontate da Arcuri e Signorini, peccato che non conoscesse le due agenti all’epoca. Non credo a una collusione di Pamela Prati perché ha 40 anni di carriera alle spalle".
Io concluderei con le parole di Selvaggia Lucarelli, che ha centrato il punto.
"Prima di santificarla come vittima delle manipolatrici, si rammenta che dalla Venier ha raccontato che aveva incontrato suo marito a una cena, che si erano sposati e che lui glielo aveva mandato la madre morta". 

Circonvenzione di incapace, di cosa si tratta?

"La circonvenzione d’incapaci è un reato previsto dall’art. 643 c.p. e consiste nell'abusare dei bisogni, passioni o dell'inesperienza di persona minore o in stato d'infermità o deficienza psichica, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto. Completa la fattispecie la circostanza per cui la condotta dell'incapace deve consistere in un atto dannoso per sé o per altri. È inoltre fondamentale l'assoluta certezza della sussistenza dell'incapacità nel soggetto passivo, infatti il giudizio di colpevolezza può fondarsi solo su queste basi, in cui è possibile escludere la capacità del circonvenuto di avere cura dei propri interessi. - si legge sul sito Studio Cataldi e Wikipedia - L'autore del reato è quindi chiunque, perciò anche un minorenne o un soggetto con psicopatologia, purché capaci di intendere e di volere in riferimento allo specifico comportamento. La vittima è il minore di anni 18 o la persona maggiorenne in stato di infermità o di deficienza psichica."
Fonte: Il Tempo
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