Summertime di Netflix, Federico Moccia commenta la scelta della protagonista afrodiscendente

01 Mag 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Summertime di Netflix è liberamente ispirato al libro Tre Metri Sopra Il Cielo di Federico Moccia pubblicato per la prima volta nel 1992 con scarso successo, fino alla ristampa del 2004 che l'ha consacrato come best seller. Contattato da TvBlog per un commento sulla serie, Moccia ne ha preso le distanze confermando di non aver avuto nessuna voce in capitolo sul progetto.
"Il mio ruolo? Ho semplicemente osservato. Non ho avuto voce in capitolo sulla linea narrativa scelta, nata da un rapporto produttivo tra Cattleya e Netflix".
Salvo poi lasciarsi andare ad un commento sulla decisione di Netflix di arruolare per il ruolo della protagonista un'attrice afrodiscendente, facendo così conquistare alla ragazza il primato di prima attrice non-bianca protagonista di una serie italiana.
"La scelta di ispirarsi a Tre Metri Sopra Il Cielo? Ho pensato che fosse una scelta molto giusta per raccontare una nuova storia, che potesse avere una fruizione internazionale. Credo che sia giusto riproporre delle sfaccettature simili ma diverse della storia di Tre Metri Sopra il Cielo. Stavolta c'è addirittura una Babi di colore. La contrapposizione stavolta non è razziale, perché non avrebbe senso parlarne nel 2020, quanto sull'estrazione diversa dei due protagonisti. Ci sono tanti elementi cambiati ma simili nella dinamica. Quel che rimane è la voglia di raccontare un grande amore".
Intervistata da Tv Sorrisi & Canzoni, l'attrice Coco Rebecca Edogamhe ha così commentato:
"Per me è una cosa veramente importante perché è la rappresentazione della normalità. Adesso ho un po' di paura perché posso immaginare alcuni dei commenti quando uscirà la serie, ma siamo tutti diversi ed è giusto che vengano rappresentate quelle realtà che normalmente non hanno una voce. Dopo 'Summertime' spero vivamente che a molti più attori di colore o comunque di origine diversa venga dato maggiore spazio. Questa è la normalità che deve essere rappresentata, e secondo me è molto importante".
Con la speranza che anche da noi diventi normalità (come lo è già da tempo in America) e non faccia più notizia, come invece fa ora.
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