Aperti dei campi di concentramento per gay in Cecenia: prigionieri torturati e picchiati a morte

10 Apr 2017 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

gay russia Dopo i 100 uomini arrestati per presunta omosessualità, dalla Cecenia arriva un'altra notizia terribile. Novaja Gazeta e altri media russi hanno intervistato testimoni oculari e sopravvissuti alla retata, che hanno dichiarato di essere stati prigionieri in campi di concentramento riservati a soli gay. Un uomo che è riuscito a fuggire ha rivelato di essere stato sottoposto a violenti interrogatori dove gli veniva chiesto di confessare di essere gay e di fornire i nomi di altri omosessuali. I campi sarebbero stati allestiti nell'ex quartiere militare della città di Argun e secondo Novaja Gazeta pare siano più di uno. I prigionieri sono sottoposti a numerose torture, dall'elettro shock a colpi con diversi materiali. I più fortunati vengono rilasciati quando i militari scoprono che non sono gay e vengono restituiti alle famiglie in condizioni terribili, dopo essere stati umiliati e torturati selvaggiamente, gli altri rimangono nei campi e alcuni vengono uccisi. Svetlana Zakharova, attivista LGBT, ha detto al MailOnline: "Più di 100 gay dopo essere stati arrestati sono stati portati in questi campi di concentramento, stiamo lavorando per far sapere la cosa e farli uscire. Coloro che sono fuggiti dicono dicono di essere chiusi in stanze in 30 o 40 persone. Vengono torturati con correnti elettriche e picchiati anche fino alla morte." Adesso i cosiddetti paesi civili e occidentali dovrebbero fare qualcosa, magari scagliarsi apertamente contro quello che sta succedendo nella Repubblica islamica della Cecenia e aprire le porte a tutti gli omosessuali che vogliono scappare. russia gay Fonte: Pink News, Daily Mail e Il Sussidiario
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