Ercolano: Salvatore cacciato dalla famiglia perché gay costretto a vivere in un sottoscala (VIDEO)

22 Apr 2020 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Da Ercolano arriva una tremenda storia di omofobia. Salvatore da giorni è costretto a vivere in un sottoscala perché la famiglia non accetta la sua omosessualità. Il padre è in carcere, la madre è scappata all'estero e il resto dei parenti l'ha cacciato di casa perché gay. Il 20enne prima ha iniziato a dormire in un'auto e poi si è rifugiato in un piccolissimo sottoscala abbandonato. I vicini di casa hanno cercato di aiutare il ragazzo, ma a trovare una sistemazione sono stati il Presidente di Arcigay Napoli e il sindaco di Ercolano. Il sindaco di Ercolano è intervenuto durante la diretta di Tv Paradise.
"Il ragazzo da diversi giorni vive in un'auto e in un sottoscala. Solo grazie alla solidarietà delle persone della zona si sta mantenendo. Ora stanno arrivando gli assistenti sociali, stasera avrà un tetto sotto il quale dormire. La storia di Salvatore ci fa capire quanto è complicata la vita. Noi dobbiamo pensare a chi sta peggio ed aiutarlo. Io Salvatore ti starò vicino nelle mie possibilità. Io sono padre e questo ragazzino ha l'età dei miei bambini, è vergognoso che Salvatore sia costretto a dormire in un metro per un metro. Diamo dignità a questo ragazzo, adesso ho mandato la Polizia Municipale e gli assistenti sociali".
Il Presidente di Arcigay Napoli, Antonello Sannino ha confermato che il comune di Napoli si prenderà cura di Salvatore.
"Noi abbiamo una struttura che da stasera lo può accogliere. La struttura è del comune di Napoli. Il comune ha destinato un posto all'accoglienza di persone LGBT lasciate a loro stesse in questo periodo di emergenza".
Un applauso al sindaco di Ercolano e soprattutto al comune di Napoli (e pensare che qualche scemo recentemente ha detto che i meridionali sono inferiori).
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