Eteroflessibili: uomini etero che non hanno problemi ad avere rapporti gay

22 Dic 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

In questi giorni - grazie anche ad un articolo di GQ - si sta parlando molto di eteroflessibilità, da non confondere con la 'bromance' (stretto rapporto, non sessuale, tra due o più uomini. È una forma di intimità omosociale, cioè un rapporto sociale non erotico). Ma chi sono gli eteroflessibili? Sono uomini e donne etero, che però non escludono di poter intraprendere relazioni romantiche e sessuali con persone del proprio sess0. Quindi qual è la differenza con i bisessueli? I flex restano etero e solo in rari casi capiscono di provare attrazione o essere innamorati di altre persone del proprio sess0, mentre i bisessuali sanno di provare attrazione in maniera più o meno equivalente per entrambi i generi, i loro rapporti "gay" quindi non sono un'eccezione. La definizione più comune (e riportata anche da GQ) di eteroflessibilità è questa: «L'eteroflessibilità è una forma di orientamento o comportamento sessuale situazionale, che è caratterizzato da un'attività omosessuale limitata, nonostante un orientamento fondamentalmente eterosessuale». Proprio come esistono gli eteroflessibili, ci sono anche gli omoflessibili e ovviamente in questo caso sono le persone gay e lesbiche, che non escludono di provare attrazione per individui di sess0 opposto.

Per chi volesse sapere qualcosa in più sugli eteroflessibili e i bi-romantici, Cimdrp ha fatto un bel video sull'argomento.

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