Pride Month: cosa significa la sigla LGBT e perché è stata modificata in LGBTQIAPK

08 Giu 2020 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

E' il Pride Month e dopo aver scoperto come è nata la bandiera arcobaleno, ecco anche cosa significa la sigla LGBTQIAPK. Il mondo LGBT ha moltissime sfaccettature e con il passare degli anni la sigla si è sempre evoluta diventando ufficialmente oggi LGBTQIAPK che include chiunque. LGBT è l'acronimo di Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali ed è usato la maggior parte delle volte per identificare la comunità arcobaleno, ma come il mondo ci insegna è una sigla che esclude moltissimi altri orientamenti sessuali che non si identificano né in quello GAY né in quello BISESSUALE.

E così via di lettere: LGBTQIAPK

Inizialmente si erano aggiunte la lettera Q e la lettera I, ovvero Queer (cioè tutti coloro che non amano le etichette restrittive) e Intersessuali (ovvero tutti coloro che non si identificano esclusivamente in un unico sesso avendo caratteristiche ed istinti sia maschili che femminili). Poco dopo è comparsa la A per identificare gli Asessuati, ovvero tutti coloro che non provano attrazione sessuale nei confronti di nessuno. Infine sono comparse la lettera P e la lettera K: la prima include varie realtà: i Pansessuali (ovvero tutte quelle le persone che provano attrazione verso ragazze e ragazzi non dando importanza al genere dell'individuo, bensì al loro carattere ed alla loro personalità) ed i Poliamorosi (ovvero tutti coloro che hanno relazioni sentimentali contemporanee con più persone). La K invece identifica la parola Kinky, ovvero tutti coloro che amano le pratiche "non convenzionali".
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