Miss Drag Queen Italia: Regina Miami (intervistata da La Wanda Gastrica) svela com’è nato lo storico concorso

17 Apr 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

La comunità LGBT deve moltissimo a Regina Miami e La Wanda Gastrica che da un paio di decenni animano le nostre serate su e giù per l'Italia. Da sempre amiche, il loro rapporto si è in qualche modo interrotto quando Alessio De Giorgi e Christian Panicucci (pionieri e fondatori del primo locale LGBT d'Italia) divorziarono (personalmente ed artisticamente) dando vita ad una guerra senza precedenti fra i locali sulla Marina di Torre del Lago: il Mamamia di Alessio De Giorgi con Regina Miami ed il neonato Stupid!A di Christian Panicucci con La Wanda Gastrica. Quando De Giorgi si è ritirato per dedicarsi alla politica, il Mamamia è tornato a Panicucci e Regina Miami ha abbandonato la baracca. Oggi le due si sono in qualche modo riunite grazie a La Wanda Gastrica che ha ospitato e intervistato sul suo profilo Instagram la NemicaAmatissima Regina Miami, che ha ricordato com'è nato lo storico concorso Miss Drag Queen Italia.

Regina Miami racconta a La Wanda Gastrica come è nato il concorso Miss Drag Queen Italia

"Miss Drag Queen Italia è nato per gioco perché all'epoca nel 1999-2000 di drag queen eravamo 15-20 [...]. Dovevamo inventarci delle serate per portare gente. Ero in ufficio da Alessio [De Giorgi, ndr] e gli ho chiesto 'Perché non facciamo Miss Drag Queen?', ma ci credeva il giusto perché mi faceva fare la serata di giovedì, che è una merda. E mi disse pure 'Vediamo di registrare il marchio così non te lo rubano'. Le ultime parole famose. Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Così è partita sta cosa, ma contattare le drag queen è una cosa difficilissima. Era tutto un 'che cos'è?', 'mi pagate?', 'io non vengo a fare pubblicità al vostro locale'!".
E ancora:
"Le prime edizioni sono venute tipo 10/15, alcune erano proprio orrende, anzi, quasi tutte erano orrende. A parte qualcuna. Però l'evento ha richiamato una marea di gente ed i giornalisti hanno iniziato a chiamare. Calcola che quando abbiamo iniziato non c'era neanche il palco! Quando ad un certo punto la gente ha iniziato a salire sui tettini delle macchine per vedere, Christian [Panicucci, ndr] ha fatto fare dal fabbro un palco".
Un bellissimo momento queer.
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