Marina La Rosa parla di gay e la spara GROSSA

20 Lug 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Marina La Rosa intervistata da Il Giorno è tornata a parlare di omosessualità e Gay Pride. La concorrente del primo Grande Fratello ha iniziato il suo pensiero con la famosa frase "ho molti amici gay" e io ho iniziato a preoccuparmi, pronto a leggere quello che solitamente segue questa premessa. La donna ha continuato dicendo che i gay dovrebbero accettare le barzellette sugli omosessuali e che il Gay Pride è una sorta di ghetto e che a questo punto avrebbe senso anche un Etero Pride.

«Ho sempre avuto amici gay, uomini e donne, sono felice che finalmente anche in Italia sia possibile il matrimonio, l' amore è amore. Però abbiamo le barzellette sui negri, sugli ebrei, non possiamo offenderci per una sui gay. Io la smetterei anche con i gay pride, allora facciamo un etero pride! O ancora meglio un unico Carnevale dove ridiamo tutti. Fare un gay pride è come auto-costruirsi un ghetto. Anche io ho avuto un figlio a cui per un periodo piaceva mettersi lo smalto sulle unghie, e allora? Se domani dovesse presentarmi un fidanzato? Chi se ne frega».

ETERO PRIDE? Marina, un Etero Pride? Seriamente? E proprio come ho già detto a Stefano De Martino, ecco una serie motivi che dimostrano che hai detto una cavolata.

Anche io desidero un mondo dove il coming out è inutile, nel quale le “discoteche gay” non esistono e dove non c’è bisogno di manifestazioni come il Gay Pride, ma per quanto le cose stiano cambiando,  siamo ancora lontani da questo sogno che ad oggi sembra quasi un’utopia. Ad oggi è ancora importante dichiararsi gay, non avere paura, è essenziale avere dei locali dove siamo tutelati e protetti ed è giusto lottare e se necessario scendere in piazza per farci sentire, per ricordare che esistiamo e che come i doveri, vogliamo anche dei diritti. Inoltre l’omofobia è una malattia ancora molto diffusa nel nostro paese e la comunità LGBT non ha ancora i del resto della popolazione ed è per questo che il Gay Pride ha ancora senso di esistere. Quando non mi sentirò più chiamare “ricchiò” per strada, quando potrò andare in un locale qualsiasi e sentirmi libero di provarci con un ragazzo (senza aver paura di ricevere un cazzotto) o avrò la piena libertà di scambiarmi un bacio per strada (senza sentirmi mille occhi puntati addosso), allora forse il Gay Pride avrà meno senso. In un paese dove i politici in tv vomitano frasi piene di odio nei nostri confronti, dove la chiesa continua ad ostacolare il progresso e migliaia di ragazzini subiscono bullismo e violenze quotidianamente (anche in famiglia) è essenziale dimostrare la FIEREZZA e L’ORGOGLIO di essere gay. Proprio per tutti questi motivi invece è stupido pensare ad un Etero Pride, perché non avrebbe nessun senso organizzare una manifestazione del genere in una società eterocentrica che discrimina qualsiasi individuo abbia un diverso orientamento sessuale. Con ciò non dico che di strada non ne sia stata fatta, negli ultimi 10 anni abbiamo vinto diverse battaglie, ma rallentare adesso sarebbe come fermarsi a pochi metri dal traguardo finale e potrebbe portare alla distruzione di tutto quello che è stato guadagnato con decenni di lotta.

Comunque non è la prima volta che Marina se ne esce con commenti del genere, in passato ha anche difeso le battute di Clemente Russo su Bosco.

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